venerdì 10 febbraio 2012

Italia segna inatteso balzo produzione industria dicembre

di Elvira Pollina
MILANO/ROMA (Reuters) - Nella media dell'intero 2011 la produzione italiana è rimasta al palo rispetto all'anno precedente ma nel mese di dicembre ha messo a segno un inatteso rialzo, spiegato dagli economisti da un lato come il frutto di volatilità statistica, dall'altro come il sintomo di una resilienza della domanda estera.
Secondo i dati diffusi oggi da Istat, nell'ultimo mese del 2011 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è salito dell'1,4% rispetto di novembre, chiuso con una crescita dello 0,3%.
Un dato che ha smentito le attese degli economisti di una contrazione dello 0,5% su base mensile e si è disallinneato decisamente da quello della Germania, che a dicembre ha subìto una contrazione della produzione del 2,9%.
"L'unica spiegazione a questa lettura è il traino da parte della domanda estera, che evidentemente ha mostrato una certa resilienza sul finire dell'anno" riflette l'economista di Ing Paolo Pizzoli, secondo il quale "il dato non segnala ne' un'inversione di tendenza ne' un miglioramento del quadro produttivo".
La bilancia commerciale italiana nel mese di dicembre verrà resa nota giovedì 16 febbraio.
Nella media dell'intero 2011 ed in termini corretti per il calendario la produzione industriale è rimasta ferma rispetto al 2010, quando si era registrata una crescita del 6,4%.
A dicembre il tasso di produzione annuo corretto per i giorni lavorativi ha mostrato una frenata di 1,7% dopo il -4,1% di novembre. Un dato anch'esso superiore alle attese, che prevedevano una contrazione del 4%.
Sono i beni strumentali a trainare la perfomance: a dicembre l'indice relativo ha messo a segno un rialzo del 3,6% su base mensile. Questo, inoltre, è l'unico comparto a segnare una variazione annua positiva (+3,2%) considerando gli effetti del calendario. Tutti gli altri raggruppamenti risultano in calo: scivola del 10,3% l'energia, cedono il 3,6% i beni intermedi e lo 0,8% per i beni di consumo.
SCENARIO PER TRIM4 RESTA RECESSIVO
La sorprendente correzione al rialzo del tasso della produzione industriale nel mese di dicembre non modifica lo scenario recessivo previsto per l'economia italiana nei prossimi mesi, in cui cominceranno ad avvertirsi gli effetti del pacchetto fiscale varato a dicembre dal governo Monti.
"E' un risultato che certamente sorprende al rialzo ma sospettiamo alla base ci sia semplicemente un problema di destagionalizzazione" avverte Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, che invita a non farsi prendere da facili entusiasmi e
ricorda quanto successo qualche mese fa.
"Come quello agosto-settembre, che ha visto un +3,6% seguito da un -4,7%, il bimestre dicembre-gennaio è tipicamente assai volatile. Tra gennaio e febbraio, oltre al rientro dell'effetto statistico di dicembre, si vedrà l'impatto del maltempo, soprattutto a febbraio" mette in guardia l'economista.
Non cambiano, dunque, le stime negative del Pil per l'ultimo trimestre del 2011, dal momento che nel quarto trimestre la produzione industriale ha segnato -2,1%.
"E' un valore coerente con la nostra stima di una caduta del Pil di 0,6% negli ultimi tre mesi del 2011" osserva ancora Mameli.
Anche Unicredit stima una caduta del Pil dello 0,6% nell'ultimo trimestre dell'anno, ma il dato di oggi annulla il rischio di un esito ancora peggiore.
"Sulla stima del Pil del quarto trimestre avevamo dei rischi al ribasso che con il dato di oggi vengono meno" spiega Chiara Corsa, economista del gruppo di Piazza Cordusio.
Secondo Corsa, l'inattesa correzione al rialzo della produzione industriale di dicembre potrebbe inoltre confermare l'ipotesi una caduta più lieve del Pil nel primo trimestre dell'anno.
"Questo dato forte della fine del 2011 a livello di produzione industriale ci conforta nella nostra idea che il passo di recessione dovrebbe attenuarsi nel primo trimestre dell'anno. Il tasso di contrazione del Pil nel primo trimestre dovrebbe essere quindi più contenuto di quello del quarto" argomenta l'economista.
La stima preliminare del Pil del quarto trimestre verrà diffusa da Istat il 15 febbraio. In base a quanto anticipato a Reuters da una fonte del governo, l'ultimo trimestre dell'anno risulterà negativo e sancirà per l'Italia un ingresso ufficiale in una recessione tecnica [ID:nL5E8D84I5].

Nessun commento:

Posta un commento